L’IRA(N) DELLE DONNE
Giornata internazionale contro la violenza sulle donne
Andrea Pastore 24/11/2022 0
C O M U N I C A T O S T A M P A
“L’IRA(N) DELLE DONNE”
Giornata internazionale contro la violenza sulle donne
Provincia di Salerno – Salone Bottiglieri ore 10.00
25 Novembre 2022
Si svolgerà il 25 Novembre alle ore 10.00, presso il Salone Bottiglieri della Provincia di Salerno, l'evento "L'IRA(N) DELLE DONNE", incontro organizzato in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, celebrata ogni 25 Novembre. L'incontro, organizzato da “DONATION Italia” www.donationitalia.org e patrocinato dalla Provincia di Salerno, vedrà la partecipazione straordinaria di giovani studenti universitari della comunità iraniana. Un numero nutrito di relatori, dopo i saluti del Presidente della Provincia, vedrà animare il dibattito, moderato dal giornalista Stefano Pignataro: a prendere parte alla tavola rotonda saranno: La consigliera provinciale con Delega alle Politiche sociali, sanitarie e pari opportunità Filomena Rosamilia; la consigliera di Parità Anna Petrone; Il Vicesindaco di Salerno con Delega alle Pari Opportunità Paky Memoli; il Segretario della Cisl Salerno Gerardo Ceres; il Presidente di Donation Italia e della Cisl Giovani Salerno Luigi Bisogno; la Presidente de "Casa Rifugio La Crisalide" Roberta Bolettieri; il Presidente della Rete dei Giovani per Salerno Gianluca De Martino; la Senatrice della Repubblica Italiana Anna Bilotti; e Sara Neri referente di Donation Italia - Milano. Inoltre, nel corso della manifestazione sarà possibile ammirare una mostra d'arte con la presenza di 30 artisti a cura di Anna De Rosa. Al convegno saranno presenti le classi dell’istituto Convitto Nazionale T. Tasso di Salerno e del Liceo Sperimentale Statale Alfano
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Luigi Bisogno 29/06/2023
Luglio 2022: “Gentile Giulia, sei risultata vincitrice del bando UNYD 2022/2023!”
In una calda giornata di luglio, ricordo di aver ricevuto la mail dalla Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale SIOI, la quale, a conclusione di un processo di selezione fatto di cv, lettere motivazionali e colloqui, mi chiedeva di accettare o meno la carica di Giovane Delegata d’Italia alle Nazioni Unite per l’anno 2022/2023.
Esplosione di felicità e cuore in gola. Ancora ricordo l’ansia pressante con cui controllavo le mail ogni giorno dalla fine del colloquio alla settimana successiva. Con un susseguirsi di telefonate, mail e messaggi per organizzare il passaggio di consegne, la formazione e il necessario per la partenza, sapevo che da li a due mesi sarei volata a New York per partecipare alla Settimana di Alto Livello alle Nazioni Unite e ai lavori della Terza Commissione con i diplomatici della Rappresentanza Permanente d’Italia alle UN.
Ma se inaspettata fu la chiamata, ancora di più lo sono stati i mesi successivi che non avrei mai potuto immaginare mi avrebbero portata ad oggi a scrivere questo articolo.
Fin da quando ero bambina, quando mi chiedevano cosa avrei voluto fare da grande, la mia risposta è sempre stata “viaggiare il mondo, conoscere tante persone nuove”. Con la crescita questo desiderio impellente di viaggiare e scoprire si è trasformato nella passione per il mondo che mi circonda, per le relazioni internazionali, per le differenze tra culture, religioni e tradizioni che formano il Sistema internazionale di oggi, volendo oltrepassare quei confini del mio piccolo angolo di mondo. Mi chiedevo quindi cosa avrei dovuto fare per raggiungere questo sogno, quali erano i passi necessari per avvicinarmi un po’ di più a quella stella dei desideri che sembrava così lontana.
Ho iniziato a studiare le lingue, come chiave per entrare nei mondi altrui, per conoscerli e comprenderli. Ho conseguito una laurea triennale in Scienze Politiche per capire il leitmotiv di questo Sistema. Mi sono trasferita a Milano per continuare gli studi in Relazioni Internazionali e Diplomazia per approfondire la mia conoscenza. Ma ovviamente l’Università non è stata abbastanza e non mi permetteva di capire, fino in fondo, se la strada intrapresa fosse giusta, se davvero sarei stata in grado di perseguire il mio sogno. Anche perché, diciamocelo, è normale non sentirsi abbastanza o sentirsi non in grado, quando si è studente, quando l’Università ci sembra un tunnel scuro che sembra non finire mai.
Perché quindi non trovare un modo per condividere queste preoccupazioni con altre persone come me? Perché non trovare un modo per mettere in pratica quello che studiavo sui libri e, magari, acquisire anche qualche competenza in più? Così ho conosciuto MSOI Milano e nel 2021 sono entrata a far parte del consiglio Direttivo del Movimento Studentesco. In ormai due anni di esperienza associativa, ho imparato tanto, soprattutto la condivisione ed il lavoro di squadra, aprendomi una piccola finestrella sul panorama della diplomazia. Ma ovviamente uno scorcio non mi bastava. Avevo bisogno di vedere il quadro completo: ho visto come lavora un Organizzazione non governativa a status consultativo con l’ECOSOC delle Nazioni Unite e cosa fa un Consolato Generale italiano in un altro paese.
Ma la verità è che tutte queste esperienze mi hanno dato la possibilità di acquisire maggior capacità e abilità utili per aprire altre porte; per rispondere ai requisiti indicati nelle posizioni lavorative. Però la vera opportunità che ha cambiato la persona che ero, aiutandomi a costruire quella che sono oggi, mi è stata data quel luglio del 2022.
Il cammino verso la realizzazione del mio obiettivo non è stato privo di ostacoli, dubbi e perplessità. Crescendo, ho dovuto superare le aspettative tradizionali che spesso circondano le aspirazioni dei giovani, specialmente per le ragazze. Mentre molte persone intorno a me suggerivano di seguire una strada più "sicura" e convenzionale, io sapevo nel profondo che la mia strada era diversa e che dovevo mettercela tutta per trovare la giusta direzione. Ma soprattutto dovevo mettermi in gioco. Per tanto tempo leggevo bandi, posizioni, annunci e mai per nessuno pensavo di avere le capacità giuste per essere selezionata. Il “perché dovrebbero scegliere me” ha rimbombato nella mia testa per diverso tempo.
Fin quando non ho pensato che per vincere il gioco dovevo iniziare la partita. E così, ho tratto i dadi. Ho mandato la domanda per quel Programma che sembrava un sogno, così distante, così difficile.
Ma un CV, un video, un colloquio e una chiamata, hanno ridotto qualsiasi tipo di distanza. Da settembre sarei stata la Youth Delegate d’Italia alle Nazioni Unite.
Non voglio però usare questo spazio per raccontare le conferenze a cui ho partecipato o i discorsi che ho scritto. Piuttosto voglio riflettere sul fatto che solo dopo un anno che ho parlato davanti l’intero mondo a nome del mio paese, ho capito quale avrebbe dovuto essere la risposta alla domanda “perché vuoi essere la prossima giovane delegata d’Italia alle Nazioni Unite?”.
In questo anno, ho fatto tutto il possibile affinché più giovani venissero a conoscenza di questa opportunità ma soprattutto del fatto che c’è qualcuno, esattamente come loro, che li può rappresentare in un forum internazionale, nel cuore della diplomazia, a livello mondiale. Ho capito che essere “delegata” vuol dire rappresentare qualcuno la cui voce non è ascoltata e capita. Vuol dire avere la possibilità di accedere il riflettore su delle problematiche che altrimenti resterebbero all’oscuro. Ma non sono per noi italiani. Esattamente come i diplomatici in Rappresentanza, io e il mio collega abbiamo lavorato a stretto contatto con altri giovani, abbiamo compreso i problemi che ci accomunano, le crisi economiche e climatiche, la guerra, la paura del futuro, e ne abbiamo parlato a gran voce alle Nazioni Unite. Pensa un po’, anche con il Presidente dell’Assemblea Generale.
Abbiamo cercato di ricordare che se noi potevamo essere lì è perché siamo privilegiati e con questo onore portiamo l’onere di parlare per coloro che non hanno potuto permettersi il viaggio. O il cui visto è stato rifiutato. Di coloro il cui governo è in guerra o in default. In questo anno ho capito che la chiave necessaria per aprire le porte del cambiamento è l’istruzione, ed è quindi fondamentale garantire a tutti il diritto di accedervi, di studiare, di riunirsi e di comprendere. Di acquisire tutti gli strumenti necessari per essere emancipati e fautori di un futuro più giusto ed equo. È per questo che abbiamo organizzato eventi e conferenze, in presenza e online, per divulgare il nostro lavoro e le nostre idee tra giovani e adulti.
Ad oggi posso dire che la strada per raggiungere le mie aspirazioni ha preso forma ma non ha ancora fine. Sicuramente il punto di partenza risiede con quella ragazzina che pensava di non essere abbastanza perché non ricordava perfettamente tutte le lezioni dell’Università o perché in triennale non ha mai preso un trenta come tanti coetanei. Ognuno di noi è in grado di fare qualcosa, basta solo crederci e capire qual è la strada giusta sbagliando anche altre cento volte prima di trovarla.
Giulia Tariello
Donation 01/06/2017
INCONTRI D'AUTORE in Cattedrale al Duomo di Salerno
"INCONTRI D'AUTORE in Cattedrale"
CATTEDRALE DI SAN MATTEO, SALERNO
4-11 Giugno 2017
Benvenuto di Don Michele Pecoraro Parroco della Cattedrale
Intervento dell'On. Enzo Maraio Consigliere Regionale
Commento Critico del Prof. Gerardo Pecci Storico dell'Arte/Giornalista
Con la partecipazione straordinaria di VITTORIANA ABATE Giornalista della RAI ed inviata di Porta a Porta. Scrittrice di successo, ha condotto importanti inchieste su famosi eventi accaduti negli ultimi anni. Ultimamente partecipa al programma "la Vita in diretta", nelle vesti di opinionista. Per chi non lo sapesse Vittoriana è SALERNITANA ed è sempre felice di tornare nella sua città quando gli innumerevoli impegni in giro per il mondo glielo consentono.
In Esposizione ci saranno opere di Artisti di grande talento dal curriculum importante in uno scenario storico di grande suggestione.
“L'Arte è una religione e va professata con onestà e rispetto. 30 Artisti hanno abbracciato questo mio credo e mi hanno onorato con la loro presenza a "INCONTRI D'AUTORE in Cattedrale". A loro si sono associati i miei amici più cari e un nutrito esercito di simpatizzanti. Inutile compilare un elenco sconfinato di ringraziamenti, chi segue un percorso di rettitudine non ama apparire, chi dona la sua eccellenza con passione e con il cuore, AMA RESTARE NELL'ANONIMATO. Il nostro orgoglio più grande è esporre il frutto dei nostri sacrifici, perché oggi fare Arte costa sacrificio, in una location sacra grazie all'affetto di un grande uomo che risponde al nome di MICHELE PECORARO PARROCO DELLA CATTEDRALE DI SALERNO. Sarà una serata tra amici il 4 Giugno con madrina VITTORIANA ABATE che risponde sempre con entusiasmo ai miei inviti anche perché ama Salerno sua città natale. Il Maestro VENTURINI darà con la sua presenza il tocco di internazionalità avendo girato il mondo rappresentando l'Italia e l'Arte Italiana. Non mancherà l'affettuosa presenza delle autorità, non resta che aspettare con emozione il taglio del nastro. Appuntamento il 4 Giugno alle ore 17.00 in Cattedrale a SALERNO. E' PARTICOLARMENTE GRADITA LA PRESENZA DEI GIOVANI EREDI E DIVULGATORI DEI NOSTRI SANI PRINCIPI” - Queste le parole del deus ex machina dell’evento, il noto artista, Giuseppe Carabetta.
“Siamo onorati e felici di partecipare ad una rassegna d’arte così ricca di artisti e personaggi del mondo dello spettacolo” – continua il presidente di DONATION Italia, Luigi Bisogno “Il buon Giuseppe Carabetta, anche lui socio della nostra grande associazione, e prima ancora maestro della nostra famiglia, è riuscito, ancora una volta, a render unico nel suo genere questo appuntamento nella bellissima location del Duomo di Salerno. Vi aspettiamo all’inaugurazione per una serata da non perdere.”
Artisti in esposizione:
Angelo Batti, Cinzia Bisogno, Antonio Boffa, Pasquale Ciao, Mariagrazia Cappetti, Giuseppe Carabetta, Aurora Cubicciotti, Giancarlo D'Angelo, Gianluigi Iovino, Lello D'Anna, Lucio De Simone, Enzo Figlolia, Maurizio Gallo, Milena Gallo, Cinzia Gaudiano, Alessandro Granata, Elvira Landi, Pasquale Liguori, Ida Mainenti, Pier Francesco Mastroberti, Renato Manente, Antonella Mercedes Leone, Roberto Pellecchia, Carmela Rago, Chicca Regalino, Maria Scotti, Eugenio Siniscalchi, Pierfrancesco Solimene, Franco Sortini, Luigi Truono.
Inoltre, parteciperà all’importante kermesse anche una componente artistica di Donation Italia, tra cui Milena Gallo, Anna Avossa e l’immancabile Giuseppe Carabetta.
Andrea Pastore 04/11/2022
1200 giovani da tutta Europa per l’evento “LevelUp!”
“LevelUp! è stato un evento organizzato nell’ambito dell’European Year of Youth, da parte dell’European Youth Forum e sostenuto dalla Commissione Europea insieme al Parlamento Europeo.
Questo evento di respiro internazionale ha riunito più di 1200 attivisti provenienti da tutta Europa, con l’obiettivo di darci uno spazio nel quale ottimizzare le nostre abilità in modo da poter contribuire in maniera più efficace a quel cambiamento, per cui ci battiamo quotidianamente a livello nazionale.
L’evento ha avuto luogo nella sede del Parlamento Europeo, a Bruxelles, dove ci ha raggiunto anche la Presidente del Parlamento stesso, Roberta Metsola, la quale ha tenuto un bellissimo discorso incentrato sull’importanza del saper agire, dopo quella - primaria - del saper sognare. Combattere per i nostri diritti, sostenere i valori europei nelle azioni di ogni giorno, è l’unica scelta che abbiamo per rendere concreto ciò che ancora non lo è.
Ogni grande leader della storia umana - e sto pensando, per esempio, a Martin Luther King Jr, Nelson Mandela, Gandhi - ha iniziato la sua battaglia non avendo nessuna valutazione oggettivamente favorevole riguardo all’esito della stessa ma l’unica vera arma - che, poi, è stata quella che gli ha permesso di cambiare le logiche della storia e della comunità globale - è stata la capacità di sognare un mondo più giusto e più attento all’essere umano in quanto garante di diritti inviolabili, impenetrabili ed insuperabili.
Nella Vita in generale, è sempre difficile immaginare un cambiamento futuro perché, spesso, per la situazione iniziale in cui ci troviamo, esso sembra troppo lontano o troppo utopico, però, personalmente, credo che la bellezza del credere profondamente nelle battaglie sociali per cui ci esponiamo, stia nel non dimenticarsi mai - come diceva l’antica saggezza popolare - che tutti i fiumi, prima o poi portano al mare.
I miei genitori hanno fatto un pilastro educativo della celebre frase che Steve Jobs pronunciò il 12 giugno 2005, in occasione del rinomato discorso all’Università di Stanford, ossia: “Stay Hungry, Stay Foolish”, pertanto sono cresciuta esponendomi, polemizzando ed attivandomi ogniqualvolta mi trovo davanti ad ingiustizie perché - dico sempre - se io ho avuto il privilegio di nascere fortunata e nella “giusta” parte del mondo, non ne ho alcun merito e non ho fatto assolutamente niente per ottenerlo quindi mi sento naturalmente in dovere di dedicare le mie energie - mentali, culturali, formative e fisiche - a chi non ha ricevuto la mia medesima fortuna.
Siamo tutti quanti esseri umani accomunati dal fatto di aver ricevuto il grande dono della Vita; ogni differenziazione e discriminazione è solo il frutto di anomale sovrastrutture sociali contro cui non smetterò mai di schierarmi.