INCONTRI D'AUTORE in Cattedrale al Duomo di Salerno

L'inaugurazione della rassegna d'arte contemporanea, presso il Duomo di Salerno, si terrà il giorno 4 Giugno alle ore 17.00

Donation 01/06/2017 0

"INCONTRI D'AUTORE in Cattedrale" 
CATTEDRALE DI SAN MATTEO, SALERNO 
4-11 Giugno 2017


Benvenuto di Don Michele Pecoraro Parroco della Cattedrale 
Intervento dell'On. Enzo Maraio Consigliere Regionale
Commento Critico del Prof. Gerardo Pecci Storico dell'Arte/Giornalista

 

Con la partecipazione straordinaria di VITTORIANA ABATE Giornalista della RAI ed inviata di Porta a Porta. Scrittrice di successo, ha condotto importanti inchieste su famosi eventi accaduti negli ultimi anni. Ultimamente partecipa al programma "la Vita in diretta", nelle vesti di opinionista. Per chi non lo sapesse Vittoriana è SALERNITANA ed è sempre felice di tornare nella sua città quando gli innumerevoli impegni in giro per il mondo glielo consentono.

In Esposizione ci saranno opere di Artisti di grande talento dal curriculum importante in uno scenario storico di grande suggestione.

L'Arte è una religione e va professata con onestà e rispetto. 30 Artisti hanno abbracciato questo mio credo e mi hanno onorato con la loro presenza a "INCONTRI D'AUTORE in Cattedrale".  A loro si sono associati i miei amici più cari e un nutrito esercito di simpatizzanti. Inutile compilare un elenco sconfinato di ringraziamenti, chi segue un percorso di rettitudine non ama apparire, chi dona la sua eccellenza con passione e con il cuore, AMA RESTARE NELL'ANONIMATO. Il nostro orgoglio più grande è esporre il frutto dei nostri sacrifici, perché oggi fare Arte costa sacrificio, in una location sacra grazie all'affetto di un grande uomo che risponde al nome di MICHELE PECORARO PARROCO DELLA CATTEDRALE DI SALERNO. Sarà una serata tra amici il 4 Giugno con madrina VITTORIANA ABATE che risponde sempre con entusiasmo ai miei inviti anche perché ama Salerno sua città natale. Il Maestro VENTURINI darà con la sua presenza il tocco di internazionalità avendo girato il mondo rappresentando l'Italia e l'Arte Italiana. Non mancherà l'affettuosa presenza delle autorità, non resta che aspettare con emozione il taglio del nastro. Appuntamento il 4 Giugno alle ore 17.00 in Cattedrale a SALERNO. E' PARTICOLARMENTE GRADITA LA PRESENZA DEI GIOVANI EREDI E DIVULGATORI DEI NOSTRI SANI PRINCIPI - Queste le parole del deus ex machina dell’evento, il noto artista, Giuseppe Carabetta.

 

“Siamo onorati e felici di partecipare ad una rassegna d’arte così ricca di artisti e personaggi del mondo dello spettacolo” – continua il presidente di DONATION Italia, Luigi Bisogno “Il buon Giuseppe Carabetta, anche lui socio della nostra grande associazione, e prima ancora maestro della nostra famiglia, è riuscito, ancora una volta, a render unico nel suo genere questo appuntamento nella bellissima location del Duomo di Salerno. Vi aspettiamo all’inaugurazione per una serata da non perdere.”   

 

Artisti in esposizione:

Angelo Batti, Cinzia Bisogno, Antonio Boffa, Pasquale Ciao, Mariagrazia Cappetti, Giuseppe Carabetta, Aurora Cubicciotti, Giancarlo D'Angelo, Gianluigi Iovino, Lello D'Anna, Lucio De Simone, Enzo Figlolia, Maurizio Gallo, Milena Gallo, Cinzia Gaudiano, Alessandro Granata, Elvira Landi, Pasquale Liguori, Ida Mainenti, Pier Francesco Mastroberti, Renato Manente, Antonella Mercedes Leone, Roberto Pellecchia, Carmela Rago, Chicca Regalino, Maria Scotti, Eugenio Siniscalchi, Pierfrancesco Solimene, Franco Sortini, Luigi Truono.


Inoltre, parteciperà all’importante kermesse anche una componente artistica di Donation Italia, tra cui Milena GalloAnna Avossa e l’immancabile Giuseppe Carabetta.

  

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Luigi Bisogno 13/02/2023

Today, I want to share with you the most important piece of my puzzle.

On February 12th I was invited by The International Community NGO [ https://theinternationalcommunity.com/ ] - as ICMUN Security Council 2023 online conference Closing Ceremony Guest speaker - to talk about that part of my story which has led me to dedicate much of my energy to advocate for certain social issues today.

Well, since I daily receive beautiful words from people who would like to know more about me and my story thus far, I am going to share even here the same thoughts I had the chance to do yesterday, on occasion of the aforementioned event.

“The Warrior of the Light is a believer. Because he believes in miracles, miracles begin to happen. Because he is sure that his thoughts can change his life, his life begins to change. Because he is certain that he will find love, love appears”, states the world-famous book of Paulo Coelho, entitled “The Warrior of the Light”.

The famed writer talks about a world where each of us is able to live their dreams, embracing the uncertainty of life and rising to meet our own special and unique destiny. 

I started with this literary reference because - besides the fact that I am made for 55% by philosophy and not by water - my dreams began exactly with that book in my hands, while I was walking in an anonymous street of the town of Kolkata, six years ago - in July 2017. 

I am daily asked how I managed to reach particular achievements so far or how I cope with conserving the necessary willingness to stand up for the issues and causes I believe in, before a social reality which constantly overwhelms us with news describing a world which is drifting ... Well, the reality is that there is no secret; there is no day during which I do not wonder if I am raising the voice in the way I am supposed to in order to concretely contribute to the change I dream about; in which I do not live ups and downs; in which I do not feel insecure or I do not struggle with my bottled-up emotions, feelings, frustrations; in which I do not feel uncomfortable in particular situations but I smile pretending to feel at my ease.

Equally, whether this is true, it is also - deeply - true that there is no instant in which I forget that happiness is homemade; in which I do not repeat myself that - as my parents have always kept telling me since I was a little girl - there is always blessing in disguise and when we can’t see the beauty in something or someone, the reason is only that we are not looking properly into it because beauty is literally everywhere.

Coming back to my transformative travel, India has precisely been that place on earth where I realized that it is not a merit of mine, I have simply been blessed by life and, likewise, all these children who were living - and currently live - on Indian streets have nothing to do with their extremely painful life circumstances. The moment I realized this last thought, it was the second when Coelho’s words hit me so hard and where I got a new pair of glasses which I don't want to take off anymore.

I believe that the reason for which those smiles, 9.230,06 km away from here, completely changed my path is the same that Nadia Murat affirmed at UN General Assembly opening Session, on September 19th, 2019: “If beheadings, enslaved women, raped children and millions of people on the run don’t affect you, what could do it?”. According to me, literally NOTHING could hit worse than witnessing such human grief. 

In the end, I guess I always feel anything but an immense Gratitude for all what Life has given to me because if I do not share my luck with others; if I do not advocate for the cause of another; if I do not do my part for changing things I complain about; If I am not the change I wish to see in the world - by quoting a famous Gandhi’s line -; I could not definitely think about telling my grandchildren - one day down the road - stories and experiences concerning a ‘full and deep life’. 

Since we all get one shot to be who we are on this crazy ride called Life, I learned to stop waiting for a utopian idea of happiness because the best people - and opportunities - come unexpectedly. Maybe it’s my only secret.

So, to conclude and to answer to all those ones who spend a few of their time to write me sweet words - and who I want to thank wholeheartedly, one more time -, I want to say that there is no trick to reach rainbow without passing through the storm but the view always worth the sacrifice so I want to wish to all of us to never give up on ourselves and to continue to keep looking because there is always a way, it might take a while but all the most beautiful things in life need time, don’t they?

Maria Sara Neri

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Luigi Bisogno 29/06/2023

Luglio 2022: “Gentile Giulia, sei risultata vincitrice del bando UNYD 2022/2023!”

In una calda giornata di luglio, ricordo di aver ricevuto la mail dalla Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale SIOI, la quale, a conclusione di un processo di selezione fatto di cv, lettere motivazionali e colloqui, mi chiedeva di accettare o meno la carica di Giovane Delegata d’Italia alle Nazioni Unite per l’anno 2022/2023.


Esplosione di felicità e cuore in gola.  Ancora ricordo l’ansia pressante con cui controllavo le mail ogni giorno dalla fine del colloquio alla settimana successiva. Con un susseguirsi di telefonate, mail e messaggi per organizzare il passaggio di consegne, la formazione e il necessario per la partenza, sapevo che da li a due mesi sarei volata a New York per partecipare alla Settimana di Alto Livello alle Nazioni Unite e ai lavori della Terza Commissione con i diplomatici della Rappresentanza Permanente d’Italia alle UN.

Ma se inaspettata fu la chiamata, ancora di più lo sono stati i mesi successivi che non avrei mai potuto immaginare mi avrebbero portata ad oggi a scrivere questo articolo.

Fin da quando ero bambina, quando mi chiedevano cosa avrei voluto fare da grande, la mia risposta è sempre stata “viaggiare il mondo, conoscere tante persone nuove”. Con la crescita questo desiderio impellente di viaggiare e scoprire si è trasformato nella passione per il mondo che mi circonda, per le relazioni internazionali, per le differenze tra culture, religioni e tradizioni che formano il Sistema internazionale di oggi, volendo oltrepassare quei confini del mio piccolo angolo di mondo. Mi chiedevo quindi cosa avrei dovuto fare per raggiungere questo sogno, quali erano i passi necessari per avvicinarmi un po’ di più a quella stella dei desideri che sembrava così lontana.

Ho iniziato a studiare le lingue, come chiave per entrare nei mondi altrui, per conoscerli e comprenderli. Ho conseguito una laurea triennale in Scienze Politiche per capire il leitmotiv di questo Sistema. Mi sono trasferita a Milano per continuare gli studi in Relazioni Internazionali e Diplomazia per approfondire la mia conoscenza. Ma ovviamente l’Università non è stata abbastanza e non mi permetteva di capire, fino in fondo, se la strada intrapresa fosse giusta, se davvero sarei stata in grado di perseguire il mio sogno. Anche perché, diciamocelo, è normale non sentirsi abbastanza o sentirsi non in grado, quando si è studente, quando l’Università ci sembra un tunnel scuro che sembra non finire mai.

Perché quindi non trovare un modo per condividere queste preoccupazioni con altre persone come me? Perché non trovare un modo per mettere in pratica quello che studiavo sui libri e, magari, acquisire anche qualche competenza in più? Così ho conosciuto MSOI Milano e nel 2021 sono entrata a far parte del consiglio Direttivo del Movimento Studentesco. In ormai due anni di esperienza associativa, ho imparato tanto, soprattutto la condivisione ed il lavoro di squadra, aprendomi una piccola finestrella sul panorama della diplomazia. Ma ovviamente uno scorcio non mi bastava. Avevo bisogno di vedere il quadro completo: ho visto come lavora un Organizzazione non governativa a status consultativo con l’ECOSOC delle Nazioni Unite e cosa fa un Consolato Generale italiano in un altro paese.

Ma la verità è che tutte queste esperienze mi hanno dato la possibilità di acquisire maggior capacità e abilità utili per aprire altre porte; per rispondere ai requisiti indicati nelle posizioni lavorative. Però la vera opportunità che ha cambiato la persona che ero, aiutandomi a costruire quella che sono oggi, mi è stata data quel luglio del 2022.

Il cammino verso la realizzazione del mio obiettivo non è stato privo di ostacoli, dubbi e perplessità.  Crescendo, ho dovuto superare le aspettative tradizionali che spesso circondano le aspirazioni dei giovani, specialmente per le ragazze. Mentre molte persone intorno a me suggerivano di seguire una strada più "sicura" e convenzionale, io sapevo nel profondo che la mia strada era diversa e che dovevo mettercela tutta per trovare la giusta direzione. Ma soprattutto dovevo mettermi in gioco. Per tanto tempo leggevo bandi, posizioni, annunci e mai per nessuno pensavo di avere le capacità giuste per essere selezionata. Il “perché dovrebbero scegliere me” ha rimbombato nella mia testa per diverso tempo.

Fin quando non ho pensato che per vincere il gioco dovevo iniziare la partita. E così, ho tratto i dadi. Ho mandato la domanda per quel Programma che sembrava un sogno, così distante, così difficile.

Ma un CV, un video, un colloquio e una chiamata, hanno ridotto qualsiasi tipo di distanza. Da settembre sarei stata la Youth Delegate d’Italia alle Nazioni Unite.

Non voglio però usare questo spazio per raccontare le conferenze a cui ho partecipato o i discorsi che ho scritto. Piuttosto voglio riflettere sul fatto che solo dopo un anno che ho parlato davanti l’intero mondo a nome del mio paese, ho capito quale avrebbe dovuto essere la risposta alla domanda “perché vuoi essere la prossima giovane delegata d’Italia alle Nazioni Unite?”.

In questo anno, ho fatto tutto il possibile affinché più giovani venissero a conoscenza di questa opportunità ma soprattutto del fatto che c’è qualcuno, esattamente come loro, che li può rappresentare in un forum internazionale, nel cuore della diplomazia, a livello mondiale. Ho capito che essere “delegata” vuol dire rappresentare qualcuno la cui voce non è ascoltata e capita. Vuol dire avere la possibilità di accedere il riflettore su delle problematiche che altrimenti resterebbero all’oscuro. Ma non sono per noi italiani. Esattamente come i diplomatici in Rappresentanza, io e il mio collega abbiamo lavorato a stretto contatto con altri giovani, abbiamo compreso i problemi che ci accomunano, le crisi economiche e climatiche, la guerra, la paura del futuro, e ne abbiamo parlato a gran voce alle Nazioni Unite. Pensa un po’, anche con il Presidente dell’Assemblea Generale.

Abbiamo cercato di ricordare che se noi potevamo essere lì è perché siamo privilegiati e con questo onore portiamo l’onere di parlare per coloro che non hanno potuto permettersi il viaggio. O il cui visto è stato rifiutato. Di coloro il cui governo è in guerra o in default. In questo anno ho capito che la chiave necessaria per aprire le porte del cambiamento è l’istruzione, ed è quindi fondamentale garantire a tutti il diritto di accedervi, di studiare, di riunirsi e di comprendere. Di acquisire tutti gli strumenti necessari per essere emancipati e fautori di un futuro più giusto ed equo. È per questo che abbiamo organizzato eventi e conferenze, in presenza e online, per divulgare il nostro lavoro e le nostre idee tra giovani e adulti.

Ad oggi posso dire che la strada per raggiungere le mie aspirazioni ha preso forma ma non ha ancora fine. Sicuramente il punto di partenza risiede con quella ragazzina che pensava di non essere abbastanza perché non ricordava perfettamente tutte le lezioni dell’Università o perché in triennale non ha mai preso un trenta come tanti coetanei. Ognuno di noi è in grado di fare qualcosa, basta solo crederci e capire qual è la strada giusta sbagliando anche altre cento volte prima di trovarla.

 

Giulia Tariello

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Luigi Bisogno 09/12/2022

DONATION Italia tra i partner del "Master in Management del welfare territoriale (MWT) V edizione."

Esperto in sviluppo territoriale inclusivo, cooperazione, analisi multidimensionale, programmazione, progettazione partecipata, gestione di interventi innovativi e sostenibili, valutazione di impatto sociale.

Per l'Anno Accademico 2022/2023 tutte le attività formative (corsi e laboratori) e gli esami saranno erogati on-line. Di seguito la locandina. 

Il master in “Management del welfare territoriale” è il risultato di un progetto collettivo caratterizzato da un lungo e approfondito processo di ricerca e di confronto tra l’OPS UNISA (www.osservatoriopolitichesociali.unisa.it) e molte realtà significative nel campo del welfare nazionale, regionale e locale.

Il confronto tra i partner ha fatto emergere la consapevolezza che il continuo mutamento delle condizioni sociali, politico-economiche e normative, sia su base nazionale che internazionale, richiedono un lavoro di rete e un costante adeguamento dei sistemi locali, attraverso l’individuazione e l’utilizzo di risorse orientate allo sviluppo sociale del territorio e al benessere delle persone.

Occorrono nuovi strumenti interpretativi e tecnologie per comprendere a fondo i bisogni delle comunità ma anche nuove competenze per promuovere strategie di open innovation e di co-progettazione con gli stakeholder e gli assetholder per definire nuove azioni quanto più rispondenti ai bisogni della cittadinanza e alle richieste di sostenibilità, sociale, ambientale ed economica.

Pertanto, i welfare manager dovranno assumere un ruolo sempre più specifico di leader di promozione e di governo del territorio che consenta loro di combinare mezzi e fini in modo efficace ed efficiente, con l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita delle persone, valorizzando le loro diversità.

Comitato scientifico: Sabato Aliberti, Massimo Del Forno, Paola De Roberto, Porfidio Monda, Patrizia Stasi, Rossella Trapanese.

Direttrice Master: Rossella Trapanese

Obiettivi

Il Master si colloca in un percorso di alta formazione e intende perseguire i seguenti obiettivi:

  • promuovere le conoscenze teoriche, le competenze tecniche e metodologiche per l’analisi e l’interpretazione dei bisogni, la valorizzazione del territorio, il management dei processi decisionali e la valutazione di impatto delle azioni/interventi implementati;
  • consolidare le basi culturali e i linguaggi comuni per programmare e realizzare azioni integrate di welfare locale, favorendo lo sviluppo di una cultura di rete tra gli attori dei sistemi locali della formazione, del lavoro, dei servizi sociali, dell’associazionismo e della cooperazione sociale, volti a generare percorsi di co-progettazione innovativa e sostenibile;
  • fornire indicazioni metodologiche, organizzative e strumenti normativi per impostare la programmazione e la co-progettazione sociale nel proprio contesto territoriale, coniugando e valorizzando le diverse risorse culturali, professionali ed economiche e istaurando una collaborazione sussidiaria tra ente pubblico e privato sociale, anche attraverso convenzioni, piani sociali, processi di esternalizzazione dei servizi, ecc.;
  • formulare e coordinare progetti per i servizi alla persona, acquisendo competenze trasversali di tipo relazionali, organizzative, gestionale e comunicative.

Il professionista che si vuole formare ambisce a diventare una figura di supporto della sostenibilità territoriale, che non può più fondarsi esclusivamente sulla gestione finanziaria delle risorse trasferite dal governo centrale o dagli enti territoriali. Egli deve anche promuovere una cultura civile e solidale volta a incrementare l’autonomia, la responsabilità sociale e la cooperazione tra le persone, siano esse amministratori, professionisti o semplici cittadini, favorendo lo sviluppo dal basso di un’economia sociale consapevole e produttiva.

Destinatari

Il Master è rivolto sia a chi già lavora nel settore del welfare, della cooperazione sociale, dei servizi alla persona e alla comunità, dello sviluppo territoriale (amministratore, coordinatore e responsabile di aree, così come indicato dalla legge n. 328/00, responsabile di cooperative, di associazioni o di enti di Terzo settore, ecc.) che vuole ampliare e/o aggiornare le proprie conoscenze e competenze, sia ai neo laureati che vogliono intraprendere un percorso formativo più specifico, che siano in entrambi i casi motivati a ricoprire un ruolo attivo nei processi di cambiamento innovativo e sostenibile dei territori, culturalmente interessati a realizzare il passaggio dall’ideologia del partecipare al partecipare per obiettivi e pratiche, coinvolgendo la comunità e il territorio.

Sbocchi professionali

Il Master in “Management del welfare territoriale” ha come sbocchi occupazionali:

- Organismi pubblici con finalità istituzionali relative alla programmazione, gestione e valutazione delle attività nel campo delle politiche di sviluppo territoriale e di politiche sociali e socio-assistenziali;

- Imprese sociali che operano nell’ambito dei settori della progettazione, organizzazione e gestione di una gamma di servizi alla persona sempre più complessi (gestione asili nido, assistenza anziani e alle persone con disabilità, case famiglia, centri di accoglienza, rapporti con la PA, implementazione di reti sociali tra i diversi attori dei sistemi locali, ecc.);

- Altri enti di Terzo settore tra cui consorzi, reti territoriali, fondazioni, associazioni, ecc.

Inoltre, i partecipanti, qualora volessero costituire una propria organizzazione di cooperazione sociale (impresa sociale), saranno sostenuti da esperti del settore.

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