"Editoriale di inizio anno a cura del Presidente di DONATION Italia"
Bilanci e considerazioni sul lavoro associativo ed organizzativo svolto fin qui, gettando le basi per la prossima stagione targata DONATION Italia.
Luigi Bisogno 03/01/2023 0
Ben arrivato 2023!
Come ogni inizio anno che si rispetti arriva il momento di fare bilanci e considerazioni sul lavoro associativo ed organizzativo svolto fin qui, gettando le basi per la prossima stagione targata DONATION Italia.
Una doverosa premessa va fatta. Visti gli avvenimenti di questi ultimi due anni, dalla storica pandemia mondiale alle restrizioni imposte, fino allo scoppio della guerra, questi sono stati anni difficili, fatti di sacrifici, paure e tante preoccupazioni. Proprio per questi motivi le nostre tante attività programmatiche hanno subìto per la prima volta un notevole e significativo blocco d’arresto.
Nonostante ciò in alcune occasioni, come quella dello “Sportello d’ascolto di rieducazione al contatto”, avviato in piena pandemia, oppure la “raccolta di beni alimentari” per le persone in quarantena da covid o ancora la “mostra d’arte VISUAL ART” realizzata totalmente da remoto con oltre trenta artisti e tanto sano divertimento, in un momento di generale inquietudine abbiamo testimoniato il nostro forte spirito di non mollare mai, di non indietreggiare mai, neppure davanti alle avversità più grandi e mai viste prima come quella pandemica.
Superata l'emergenza sanitaria (si spera!), ci concentreremo maggiormente a rafforzare la nostra struttura organizzativa interna partendo in particolar modo dal nostro direttivo, dal comitato scientifico (formato perlopiù da medici, biologi e professionisti del settore), dai nostri progetti di bandiera (vedi sito www.DonationItalia.org) ma soprattutto ci concentreremo sia sulla visione lungimirante di riuscire ad avvalerci sempre più di collaborazioni e sinergie sull’intero territorio nazionale con singoli coordinatori, sia sul tentativo di intercettare giovani all’estero (come già avvenuto nel recente passato), provando a coinvolgere le maggiori città Italiane e le capitali europee rispetto alla “cultura del dono”, intesa come fratellanza, solidarietà e rispetto dei diritti umani. Ovviamente in questa visione sono comprese partnerships con enti ed istituzioni di ogni grado e di ogni livello, purché affini sempre ai nostri ideali e ai nostri valori che caratterizzano in ogni ambito la nostra mission.
Ecco di seguito alcuni dei nostri progetti di maggiore rilievo:
- Dona la tua Treccia;
- Dona con Amore;
- Iniziative nei reparti ospedalieri di pediatria e reparti oncologici;
- Presentazione di libri a sfondo sociale ed educativo;
- Manifestazioni a tutela del popolo iraniano;
- Attività nelle scuole per coinvolgere giovani studenti nel mondo del volontariato;
- Realizzazione di mostre d’arte con tematiche sociali.
Tuttavia anche la guerra ci ha visti impegnati in prima linea, avviando una “raccolta di beni di prima necessità” per le famiglie ucraine in fuga da questo assurdo e terrificante conflitto, per il quale più volte ed in più occasioni abbiamo chiesto l’immediato “cessate il fuoco”.
Le sfide future ci impongono di mantenere sempre alta l’attenzione sui fenomeni globali, rispetto ai quali non possiamo restare affatto indifferenti. La guerra, la pandemia, la crisi climatica e ambientale sono soltanto alcuni dei fattori allarmanti per cui siamo chiamati ad intervenire. I temi del dono, dei diritti, della solidarietà dei popoli non andranno di certo in vacanza. É doveroso da parte di noi tutti un grande sforzo collettivo affinché l’impegno di ciascun attivista e volontario non sia vano! La società ed il mondo intero sono in continua trasformazione ed in perenne ribellione. Siamo obbligati ancora una volta a dover compiere il nostro dovere morale e sociale augurandoci di riuscire a costruire tutti insieme un “mondo migliore”.
Infine, e non per ultimo, un profondo e sentito GRAZIE a tutti coloro i quali dedicano, ogni giorno, il proprio tempo, la propria arte, la propria professionalità, i propri sentimenti a disposizione del prossimo e della comunità tutta.
Possa essere un anno di vera rinascita!
Luigi Bisogno
Presidente DONATION Italia
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Andrea Pastore 04/11/2022
1200 giovani da tutta Europa per l’evento “LevelUp!”
“LevelUp! è stato un evento organizzato nell’ambito dell’European Year of Youth, da parte dell’European Youth Forum e sostenuto dalla Commissione Europea insieme al Parlamento Europeo.
Questo evento di respiro internazionale ha riunito più di 1200 attivisti provenienti da tutta Europa, con l’obiettivo di darci uno spazio nel quale ottimizzare le nostre abilità in modo da poter contribuire in maniera più efficace a quel cambiamento, per cui ci battiamo quotidianamente a livello nazionale.
L’evento ha avuto luogo nella sede del Parlamento Europeo, a Bruxelles, dove ci ha raggiunto anche la Presidente del Parlamento stesso, Roberta Metsola, la quale ha tenuto un bellissimo discorso incentrato sull’importanza del saper agire, dopo quella - primaria - del saper sognare. Combattere per i nostri diritti, sostenere i valori europei nelle azioni di ogni giorno, è l’unica scelta che abbiamo per rendere concreto ciò che ancora non lo è.
Ogni grande leader della storia umana - e sto pensando, per esempio, a Martin Luther King Jr, Nelson Mandela, Gandhi - ha iniziato la sua battaglia non avendo nessuna valutazione oggettivamente favorevole riguardo all’esito della stessa ma l’unica vera arma - che, poi, è stata quella che gli ha permesso di cambiare le logiche della storia e della comunità globale - è stata la capacità di sognare un mondo più giusto e più attento all’essere umano in quanto garante di diritti inviolabili, impenetrabili ed insuperabili.
Nella Vita in generale, è sempre difficile immaginare un cambiamento futuro perché, spesso, per la situazione iniziale in cui ci troviamo, esso sembra troppo lontano o troppo utopico, però, personalmente, credo che la bellezza del credere profondamente nelle battaglie sociali per cui ci esponiamo, stia nel non dimenticarsi mai - come diceva l’antica saggezza popolare - che tutti i fiumi, prima o poi portano al mare.
I miei genitori hanno fatto un pilastro educativo della celebre frase che Steve Jobs pronunciò il 12 giugno 2005, in occasione del rinomato discorso all’Università di Stanford, ossia: “Stay Hungry, Stay Foolish”, pertanto sono cresciuta esponendomi, polemizzando ed attivandomi ogniqualvolta mi trovo davanti ad ingiustizie perché - dico sempre - se io ho avuto il privilegio di nascere fortunata e nella “giusta” parte del mondo, non ne ho alcun merito e non ho fatto assolutamente niente per ottenerlo quindi mi sento naturalmente in dovere di dedicare le mie energie - mentali, culturali, formative e fisiche - a chi non ha ricevuto la mia medesima fortuna.
Siamo tutti quanti esseri umani accomunati dal fatto di aver ricevuto il grande dono della Vita; ogni differenziazione e discriminazione è solo il frutto di anomale sovrastrutture sociali contro cui non smetterò mai di schierarmi.
Luigi Bisogno 13/02/2023
Today, I want to share with you the most important piece of my puzzle.
On February 12th I was invited by The International Community NGO [ https://theinternationalcommunity.com/ ] - as ICMUN Security Council 2023 online conference Closing Ceremony Guest speaker - to talk about that part of my story which has led me to dedicate much of my energy to advocate for certain social issues today.
Well, since I daily receive beautiful words from people who would like to know more about me and my story thus far, I am going to share even here the same thoughts I had the chance to do yesterday, on occasion of the aforementioned event.
“The Warrior of the Light is a believer. Because he believes in miracles, miracles begin to happen. Because he is sure that his thoughts can change his life, his life begins to change. Because he is certain that he will find love, love appears”, states the world-famous book of Paulo Coelho, entitled “The Warrior of the Light”.
The famed writer talks about a world where each of us is able to live their dreams, embracing the uncertainty of life and rising to meet our own special and unique destiny.
I started with this literary reference because - besides the fact that I am made for 55% by philosophy and not by water - my dreams began exactly with that book in my hands, while I was walking in an anonymous street of the town of Kolkata, six years ago - in July 2017.
I am daily asked how I managed to reach particular achievements so far or how I cope with conserving the necessary willingness to stand up for the issues and causes I believe in, before a social reality which constantly overwhelms us with news describing a world which is drifting ... Well, the reality is that there is no secret; there is no day during which I do not wonder if I am raising the voice in the way I am supposed to in order to concretely contribute to the change I dream about; in which I do not live ups and downs; in which I do not feel insecure or I do not struggle with my bottled-up emotions, feelings, frustrations; in which I do not feel uncomfortable in particular situations but I smile pretending to feel at my ease.
Equally, whether this is true, it is also - deeply - true that there is no instant in which I forget that happiness is homemade; in which I do not repeat myself that - as my parents have always kept telling me since I was a little girl - there is always blessing in disguise and when we can’t see the beauty in something or someone, the reason is only that we are not looking properly into it because beauty is literally everywhere.
Coming back to my transformative travel, India has precisely been that place on earth where I realized that it is not a merit of mine, I have simply been blessed by life and, likewise, all these children who were living - and currently live - on Indian streets have nothing to do with their extremely painful life circumstances. The moment I realized this last thought, it was the second when Coelho’s words hit me so hard and where I got a new pair of glasses which I don't want to take off anymore.
I believe that the reason for which those smiles, 9.230,06 km away from here, completely changed my path is the same that Nadia Murat affirmed at UN General Assembly opening Session, on September 19th, 2019: “If beheadings, enslaved women, raped children and millions of people on the run don’t affect you, what could do it?”. According to me, literally NOTHING could hit worse than witnessing such human grief.
In the end, I guess I always feel anything but an immense Gratitude for all what Life has given to me because if I do not share my luck with others; if I do not advocate for the cause of another; if I do not do my part for changing things I complain about; If I am not the change I wish to see in the world - by quoting a famous Gandhi’s line -; I could not definitely think about telling my grandchildren - one day down the road - stories and experiences concerning a ‘full and deep life’.
Since we all get one shot to be who we are on this crazy ride called Life, I learned to stop waiting for a utopian idea of happiness because the best people - and opportunities - come unexpectedly. Maybe it’s my only secret.
So, to conclude and to answer to all those ones who spend a few of their time to write me sweet words - and who I want to thank wholeheartedly, one more time -, I want to say that there is no trick to reach rainbow without passing through the storm but the view always worth the sacrifice so I want to wish to all of us to never give up on ourselves and to continue to keep looking because there is always a way, it might take a while but all the most beautiful things in life need time, don’t they?
Maria Sara Neri
Luigi Bisogno 22/12/2022
"75 anni fa, il 22 dicembre del 1947, nasceva la Costituzione Italiana"
Il 22 dicembre di quest’anno, si celebra una ricorrenza importantissima del nostro Paese: Il 75esimo anno dall’approvazione ufficiale della Costituzione italiana.
Per la prima volta in Italia si votò con suffragio universale, ossia riconoscendo il diritto di voto a tutti i cittadini maggiorenni, uomini e donne, senza discriminazioni di genere. Tuttavia, rimasero però esclusi gli abitanti delle province giuliane di Gorizia, Fiume, Trieste e Pola, della provincia dalmata di Zara e della provincia di Bolzano. Tali zone, infatti, videro la loro esclusione dell’organizzazione territoriale dei seggi.
Per scrivere la Carta fondamentale della nostra Repubblica, venne nominata un’apposta Assemblea Costituente, organo legislativo eletto dai cittadini italiani e formato da 556 membri. I partiti più rappresentati all'Assemblea furono la Democrazia Cristiana (207 seggi), il Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria 115 seggi) e il Partito Comunista Italiano (104 seggi).
Ma, volete sapere come nasce la Costituzione? Durante cena, attorno ad un tavolo.
Il tavolo era a casa di due sorelle: Pia e Laura Portoghesi. L'Italia è appena diventata repubblica, Roma è semidistrutta e gli affitti scarseggiano. La casa si divide di diversi inquilini. La prima ad entrare fu Laura Bianchini, partigiana eletta con la DC, poi un collega si lamenta di non trovare casa e lei gli propone di andare a vivere al secondo piano della stessa. In poche settimane la casa si riempie di cinque inquilini. Appare opportuno ricordare che, intorno a quella tavola, ci sono: Amintore Fanfani (il futuro premier), Giuseppe Dossetti (il vicesegretario della DC ), Giorgio La Pira (il futuro sindaco di Firenze) e altri parlamentari. Se di giorno partecipano ai lavori dell'Assemblea Costituente, di sera rincasano al civico 14. Anno dopo anno gli inquilini lasciano la casa. Chi diventa sindaco, chi premier e chi sacerdote. All'interno di quelle stanze sono stati realizzati gli articoli della Costituzione, in particolare due articoli: il terzo e il settimo. In quella casa, un gruppo di amici e colleghi, cambieranno per sempre le sorti dell'Italia.
Penso che questa storia debba sempre essere onorata e ricordata da noi cittadini italiani, con la forza e la speranza di poter migliorare il nostro Paese partendo da noi stessi, come hanno fatto i nostri predecessori intorno ad una semplice tavola. Tanti Auguri Costituzione Italiana!
Maria Pia D'Ascoli