Donation Italia a sostegno dell’Ucraina
Andrea Pastore 04/03/2022 1
Donation italia via alla raccolta beni per l’Ucraina
Salerno, 02 marzo 2022
L’associazione Donation Italia invita i propri consociati e la popolazione tutta ad unirsi alla raccolta di beni di prima necessità per l’Ucraina.
Sin dai primi accorati appelli apparsi sul web Donation Italia si è mobilitata per essere accanto alla popolazione Ucraina, ormai al settimo giorno di conflitto.
L’azione di Donation è stata in prima battuta principalmente informativa, diffondendo l’invito alla donazione, sulle proprie pagine social, gruppi Whatsapp e con il “passaparola”, fornendo dettagli circa i beni necessari e i punti di raccolta nati in tutta Italia. Nella giornata di ieri, 01 Marzo, è stata effettuata la prima consegna di prodotti sanitari per il primo soccorso presso il punto di raccolta di Salerno, in via Francesco Cantarella, 15 presso il “Mini Mix Markt” della signora Olga, la quale provvede alle spedizioni dei beni presso le città vittime del conflitto. Grazie al prezioso incontro con la signora Olga e le sue collaboratrici è stato possibile affinare le richieste dei beni in base a quanto necessario nei luoghi di destinazione. Questo ha permesso a Donation di attivare al meglio il meccanismo della solidarietà coinvolgendo associazioni affini come la “Cicogna Solidale” che ha prontamente fornito vestiario, alimenti e prodotti d’igiene per i più piccoli.
La raccolta non può fermarsi!
Sono necessari volontari per l’impacchettamento e la spedizione!
Donation invita a scatenare la generosità recandosi al centro di raccolta più vicino!
“Ciò che tu puoi fare è solo una goccia dell'oceano, ma è questa goccia che dà significato alla tua vita.”
Contatto: Angela Cuoco
Twitter: @CuocoAngela
02 Marzo 2022, ore 22
Potrebbero interessarti anche...
Donation 15/12/2016
La Salute scende in Piazza
SISM e SIGM Salerno, ADMO Campania, Croce Rossa Italiana, DONATION Italia, AIDO e FAND vi presentano la I edizione salernitana di "la Salute scende in piazza".
La Salute Scende in Piazza è un evento di promozione della Salute Pubblica, in cui Studenti in Medicina e Giovani Medici, con il supporto delle associazioni e degli enti locali di promozione della salute, scendono in piazza con l'obiettivo di porre l'attenzione delle persone sulla propria salute.
Luigi Bisogno 29/06/2023
Luglio 2022: “Gentile Giulia, sei risultata vincitrice del bando UNYD 2022/2023!”
In una calda giornata di luglio, ricordo di aver ricevuto la mail dalla Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale SIOI, la quale, a conclusione di un processo di selezione fatto di cv, lettere motivazionali e colloqui, mi chiedeva di accettare o meno la carica di Giovane Delegata d’Italia alle Nazioni Unite per l’anno 2022/2023.
Esplosione di felicità e cuore in gola. Ancora ricordo l’ansia pressante con cui controllavo le mail ogni giorno dalla fine del colloquio alla settimana successiva. Con un susseguirsi di telefonate, mail e messaggi per organizzare il passaggio di consegne, la formazione e il necessario per la partenza, sapevo che da li a due mesi sarei volata a New York per partecipare alla Settimana di Alto Livello alle Nazioni Unite e ai lavori della Terza Commissione con i diplomatici della Rappresentanza Permanente d’Italia alle UN.
Ma se inaspettata fu la chiamata, ancora di più lo sono stati i mesi successivi che non avrei mai potuto immaginare mi avrebbero portata ad oggi a scrivere questo articolo.
Fin da quando ero bambina, quando mi chiedevano cosa avrei voluto fare da grande, la mia risposta è sempre stata “viaggiare il mondo, conoscere tante persone nuove”. Con la crescita questo desiderio impellente di viaggiare e scoprire si è trasformato nella passione per il mondo che mi circonda, per le relazioni internazionali, per le differenze tra culture, religioni e tradizioni che formano il Sistema internazionale di oggi, volendo oltrepassare quei confini del mio piccolo angolo di mondo. Mi chiedevo quindi cosa avrei dovuto fare per raggiungere questo sogno, quali erano i passi necessari per avvicinarmi un po’ di più a quella stella dei desideri che sembrava così lontana.
Ho iniziato a studiare le lingue, come chiave per entrare nei mondi altrui, per conoscerli e comprenderli. Ho conseguito una laurea triennale in Scienze Politiche per capire il leitmotiv di questo Sistema. Mi sono trasferita a Milano per continuare gli studi in Relazioni Internazionali e Diplomazia per approfondire la mia conoscenza. Ma ovviamente l’Università non è stata abbastanza e non mi permetteva di capire, fino in fondo, se la strada intrapresa fosse giusta, se davvero sarei stata in grado di perseguire il mio sogno. Anche perché, diciamocelo, è normale non sentirsi abbastanza o sentirsi non in grado, quando si è studente, quando l’Università ci sembra un tunnel scuro che sembra non finire mai.
Perché quindi non trovare un modo per condividere queste preoccupazioni con altre persone come me? Perché non trovare un modo per mettere in pratica quello che studiavo sui libri e, magari, acquisire anche qualche competenza in più? Così ho conosciuto MSOI Milano e nel 2021 sono entrata a far parte del consiglio Direttivo del Movimento Studentesco. In ormai due anni di esperienza associativa, ho imparato tanto, soprattutto la condivisione ed il lavoro di squadra, aprendomi una piccola finestrella sul panorama della diplomazia. Ma ovviamente uno scorcio non mi bastava. Avevo bisogno di vedere il quadro completo: ho visto come lavora un Organizzazione non governativa a status consultativo con l’ECOSOC delle Nazioni Unite e cosa fa un Consolato Generale italiano in un altro paese.
Ma la verità è che tutte queste esperienze mi hanno dato la possibilità di acquisire maggior capacità e abilità utili per aprire altre porte; per rispondere ai requisiti indicati nelle posizioni lavorative. Però la vera opportunità che ha cambiato la persona che ero, aiutandomi a costruire quella che sono oggi, mi è stata data quel luglio del 2022.
Il cammino verso la realizzazione del mio obiettivo non è stato privo di ostacoli, dubbi e perplessità. Crescendo, ho dovuto superare le aspettative tradizionali che spesso circondano le aspirazioni dei giovani, specialmente per le ragazze. Mentre molte persone intorno a me suggerivano di seguire una strada più "sicura" e convenzionale, io sapevo nel profondo che la mia strada era diversa e che dovevo mettercela tutta per trovare la giusta direzione. Ma soprattutto dovevo mettermi in gioco. Per tanto tempo leggevo bandi, posizioni, annunci e mai per nessuno pensavo di avere le capacità giuste per essere selezionata. Il “perché dovrebbero scegliere me” ha rimbombato nella mia testa per diverso tempo.
Fin quando non ho pensato che per vincere il gioco dovevo iniziare la partita. E così, ho tratto i dadi. Ho mandato la domanda per quel Programma che sembrava un sogno, così distante, così difficile.
Ma un CV, un video, un colloquio e una chiamata, hanno ridotto qualsiasi tipo di distanza. Da settembre sarei stata la Youth Delegate d’Italia alle Nazioni Unite.
Non voglio però usare questo spazio per raccontare le conferenze a cui ho partecipato o i discorsi che ho scritto. Piuttosto voglio riflettere sul fatto che solo dopo un anno che ho parlato davanti l’intero mondo a nome del mio paese, ho capito quale avrebbe dovuto essere la risposta alla domanda “perché vuoi essere la prossima giovane delegata d’Italia alle Nazioni Unite?”.
In questo anno, ho fatto tutto il possibile affinché più giovani venissero a conoscenza di questa opportunità ma soprattutto del fatto che c’è qualcuno, esattamente come loro, che li può rappresentare in un forum internazionale, nel cuore della diplomazia, a livello mondiale. Ho capito che essere “delegata” vuol dire rappresentare qualcuno la cui voce non è ascoltata e capita. Vuol dire avere la possibilità di accedere il riflettore su delle problematiche che altrimenti resterebbero all’oscuro. Ma non sono per noi italiani. Esattamente come i diplomatici in Rappresentanza, io e il mio collega abbiamo lavorato a stretto contatto con altri giovani, abbiamo compreso i problemi che ci accomunano, le crisi economiche e climatiche, la guerra, la paura del futuro, e ne abbiamo parlato a gran voce alle Nazioni Unite. Pensa un po’, anche con il Presidente dell’Assemblea Generale.
Abbiamo cercato di ricordare che se noi potevamo essere lì è perché siamo privilegiati e con questo onore portiamo l’onere di parlare per coloro che non hanno potuto permettersi il viaggio. O il cui visto è stato rifiutato. Di coloro il cui governo è in guerra o in default. In questo anno ho capito che la chiave necessaria per aprire le porte del cambiamento è l’istruzione, ed è quindi fondamentale garantire a tutti il diritto di accedervi, di studiare, di riunirsi e di comprendere. Di acquisire tutti gli strumenti necessari per essere emancipati e fautori di un futuro più giusto ed equo. È per questo che abbiamo organizzato eventi e conferenze, in presenza e online, per divulgare il nostro lavoro e le nostre idee tra giovani e adulti.
Ad oggi posso dire che la strada per raggiungere le mie aspirazioni ha preso forma ma non ha ancora fine. Sicuramente il punto di partenza risiede con quella ragazzina che pensava di non essere abbastanza perché non ricordava perfettamente tutte le lezioni dell’Università o perché in triennale non ha mai preso un trenta come tanti coetanei. Ognuno di noi è in grado di fare qualcosa, basta solo crederci e capire qual è la strada giusta sbagliando anche altre cento volte prima di trovarla.
Giulia Tariello
Luigi Bisogno 22/12/2022
"75 anni fa, il 22 dicembre del 1947, nasceva la Costituzione Italiana"
Il 22 dicembre di quest’anno, si celebra una ricorrenza importantissima del nostro Paese: Il 75esimo anno dall’approvazione ufficiale della Costituzione italiana.
Per la prima volta in Italia si votò con suffragio universale, ossia riconoscendo il diritto di voto a tutti i cittadini maggiorenni, uomini e donne, senza discriminazioni di genere. Tuttavia, rimasero però esclusi gli abitanti delle province giuliane di Gorizia, Fiume, Trieste e Pola, della provincia dalmata di Zara e della provincia di Bolzano. Tali zone, infatti, videro la loro esclusione dell’organizzazione territoriale dei seggi.
Per scrivere la Carta fondamentale della nostra Repubblica, venne nominata un’apposta Assemblea Costituente, organo legislativo eletto dai cittadini italiani e formato da 556 membri. I partiti più rappresentati all'Assemblea furono la Democrazia Cristiana (207 seggi), il Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria 115 seggi) e il Partito Comunista Italiano (104 seggi).
Ma, volete sapere come nasce la Costituzione? Durante cena, attorno ad un tavolo.
Il tavolo era a casa di due sorelle: Pia e Laura Portoghesi. L'Italia è appena diventata repubblica, Roma è semidistrutta e gli affitti scarseggiano. La casa si divide di diversi inquilini. La prima ad entrare fu Laura Bianchini, partigiana eletta con la DC, poi un collega si lamenta di non trovare casa e lei gli propone di andare a vivere al secondo piano della stessa. In poche settimane la casa si riempie di cinque inquilini. Appare opportuno ricordare che, intorno a quella tavola, ci sono: Amintore Fanfani (il futuro premier), Giuseppe Dossetti (il vicesegretario della DC ), Giorgio La Pira (il futuro sindaco di Firenze) e altri parlamentari. Se di giorno partecipano ai lavori dell'Assemblea Costituente, di sera rincasano al civico 14. Anno dopo anno gli inquilini lasciano la casa. Chi diventa sindaco, chi premier e chi sacerdote. All'interno di quelle stanze sono stati realizzati gli articoli della Costituzione, in particolare due articoli: il terzo e il settimo. In quella casa, un gruppo di amici e colleghi, cambieranno per sempre le sorti dell'Italia.
Penso che questa storia debba sempre essere onorata e ricordata da noi cittadini italiani, con la forza e la speranza di poter migliorare il nostro Paese partendo da noi stessi, come hanno fatto i nostri predecessori intorno ad una semplice tavola. Tanti Auguri Costituzione Italiana!
Maria Pia D'Ascoli
Khatuna
Aiutare le persone è una qualità straordinaria. Le giovani generazioni sono sempre pronte per questo. Hanno la capacità di aiutare la gentilezza e l'amore. Possono salvare non solo le persone, ma anche il mondo e la terra. Grazie alla nuova generazione... Grazie anche al Presidente Luigi Bisonio. Tutti possiamo guarirci a vicenda.❤️ 08/05/2024
Rispondi