Educazione è prevenzione - “Maschi contro femmine? Cultura o natura?”

A Valva un confronto a campo aperto per contrastare la violenza di genere

Donation 12/12/2017 0

Si è svolto sabato sera a Valva (SA) il convegno dal provocatorio titolo “Maschi contro femmine? Cultura o natura”, promosso dall’associazione Meditj e Donation Italia in collaborazione con il movimento “Iustitia Nova”.

L’incontro ha visto i saluti del Sindaco di Valva, prof. Vito Falcone; del dott. Luigi Bisogno, presidente di “Donation Italia”; dell’ing. Giuseppe Ursi, presidente di “Meditj”; dell’avv. Luca Monaco, presidente di “Nova iuris”.

Sono intervenuti l’avv. Antonella Mastrolia del direttivo di “Nova iuris”; l’avv. Giovanna Sica, coordinatrice di “cittadinanza attiva”; la dott.ssa Olga Robertazzi, responsabile area violenza Meditj; la dott.ssa Barletta, prof.ssa di economia; il capitano Luca Geminale, comandante della Compagnia dei Carabinieri di Eboli; Don Roberto Piemonte, parroco di San Gregorio Magno;  Alessio Feniello, Presidente Movimento Iustitia Nova e il dott. Carmine Olivieri, sostituto procuratore del tribunale per i minorenni di Potenza.

 

 

Il dibattito si inserisce nel più vasto progetto “Educazione è prevenzione”, che riconosce nelle attività di prevenzione - e dunque sensibilizzazione ed educazione delle comunità - la strada per combattere qualsiasi forma di violenza ai danni dei più deboli.

L’incontro ha rappresentato una utile occasione per interrogarsi sul delicato e complesso tema della disparità di genere, affrontato sotto molteplici punti di vista, da quello culturale a quello legale ed anche religioso.

A parere unanime dei relatori la violenza che si consuma ai danni delle donne affonda le proprie radici in un fattore primariamente culturale, è una conseguenza del non amore, della mancanza di rispetto, dell’assenza di un’educazione corretta. Gli uomini del domani sono i giovani di oggi ed è a loro che bisogna parlare, da qui l’importanza riconosciuta alla scuola e alla famiglia, fondamentali per orientare al bene i comportamenti umani e favorire lo sviluppo di una maggiore sensibilità e dei valori di rispetto e di responsabilità.

Sono state affrontate le ulteriori problematiche affrontate dalle vittime, collegate all’atto della denuncia della violenza subita, le caratteristiche degli autori dei reati e gli episodi di recidiva. È stata approfondita la normativa sul femminicidio, la differenza tra stalking e maltrattamento in famiglia e le misure repressive che appaiono insufficienti ed inefficaci - anche quando inasprite - senza un adeguato percorso di prevenzione, accompagnamento e supporto psicologico.

I relatori hanno fornito risposte concrete anche alle sollecitazioni giunte da un pubblico attento e partecipe, che ha confermato quanto siano importanti momenti di riflessione e di confronto autentico come questi.

 

Il punto di forza dell’incontro è stato quello di andare a fondo della questione, di analizzarla sotto molteplici punti di vista, di porsi dalla parte della donna e dell’uomo, delle misure di sostegno per la vittima ed anche per il carnefice. Nessuno deve restare solo, la violenza non ha alcun genere e la riconciliazione attraverso le buone pratiche relazionali, è il primo passo per combatterla. Bisogna ritrovare l’umanità.

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Perché è vero che "Per fortuna il virus non possiede un’alta patogenicità vale a dire ha minore capacità di dare malattia. Molte persone lo prendono con sintomi lievi, alcuni individui però sviluppano gravi polmoniti e possono non uscirne se hanno altre patologie" [W. Ricciardi], ma è pur vero che "Ha una velocità di propagazione incredibile, molto più del virus della Sars.

Procede così rapidamente perché è nuovo e di fronte a se trova delle praterie, non ha barriere in quanto incontra una popolazione completamente suscettibile, senza difese, esposta al contagio perché il sistema immunitario non ha mai dovuto contrastare una simile infezione prima." [W. Ricciardi].

Perciò, per il bene vostro, dei vostri cari, e di noi operatori sanitari che (nonostante ci trattiate spesso in maniera violenta, maleducata, irrispettosa e ingrata) ci prendiamo cura di voi, LIMITATE SPOSTAMENTI E CONTATTI SOCIALI NON STRETTAMENTE NECESSARI!!!


E ricordate, che un operatore sanitario
"Non è l'eroe che meritiamo ma quello di cui abbiamo bisogno"

Dott. Armando Cozzolino, coordinatore Comitato Scientifico Donation Italia.

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